Tour de Ski: Arianna Follis seconda e Marianna Longa terza nella tappa di Dobbiaco

Di GIANCARLO COSTA ,

Arianna_Follis_(foto_sportal.it).jpg
Arianna_Follis_(foto_sportal.it).jpg

Grande prestazione delle azzurre Arianna Follis e Marianna Longa, che nella 15 km ad inseguimento di Dobbiaco. Parte in testa ed arriva prima al traguardo Justina Kowalczyk in 37’41”, mentre slovena Petra Majdic, partita in seconda posizione, si è vista rimontare dopo un chilometro dal terzetto composto dalle azzurre Arianna Follis, Marianna Longa e dalla svedese Charlotte Kalla, che ha tirato per buona parte del percorso. Volata lunga finale con la Follis che chiude seconda in 38’03”, la Longa terza in 38’04”, Charlotte Kalla quarta in 38’05” e Petra Majdic quinta in 38’18”. Le altre due azzurre in gara sono state Virginia De Martin 25a in 43’03” Silvia Rupil 26a in 43’20”. Kowalczyk, Follis, Longa, Kalla e Majdic sono anche nell’ordine in classifica generale, con due tappe ancora da disputare, quella di sabato a tecnica classica e soprattutto la spettacolare salita al Cermis di domenica.

Nella gara maschile ancora un successo per Dario Cologna, che viene seguito sul podio dallo svedese Marcus Hellner e dal norvegese Petter Northug. Si sono ben comportati gli azzurri in gara: 11° Roland Clara, 17° Giorgio Di Centa, 21° Thomas Moriggl, 27° David Hofer e 31° Valerio Checchi.

Cologna, Hellner e Northug occupano anche il podio della classifica generale del Tour de Ski, primo degli azzurri Roland Clara 10°.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

Può interessarti