Sci e snowboard alpinismo a Tromso in Norvegia

Di GIANCARLO COSTA ,

Apertura sci e snowboard alpinismo a Tromso Norvegia
Apertura sci e snowboard alpinismo a Tromso Norvegia

Una volta nella vita vale la pena andarci. Tornati da Tromso dopo una trasferta per una gara di snowboard-alpinismo, l’Arctic Splitboard Challenge con l’amico Cesare Pisoni DT della Nazionale di Snowboard, questa è la prima riflessione che si può fare dopo le escursioni sulle nevi norvegesi dell’estremo nord della Norvegia. Tromso è la capitale della regione Troms, più vicina al Polo Nord che alla capitale Oslo, dalla quale dista quasi 2 ore di volo. Città multietnica, perché c’è una grande centro universitario, è la base di partenza per esplorare le centinaia di montagne che la circondano. Tromso è costruita su un’isola, collegata al resto della terra ferma da 2 ponti, gode di un clima relativamente temperato per via della corrente del golfo , il luogo più a nord in cui arriva. L’aeroporto si trova a 5 minuti di auto dal centro città, che ha circa 50000 abitanti. La logistica migliore, per fare sci e snowboard alpinismo a Tromso, è quella di affittare un appartamento e una macchina, grazie ai quali si può essere indipendenti per muoversi quando e come si vuole, visto che le ore di luce sono quasi 24 dalla metà di aprile in poi.

Itinerario Monte Buren da Ersfjordvegen/Ersfjordbotn
Dislivello: circa 800 metri
Accesso: da Tromso seguire la strada 862, al bivio per Senja proseguire per Ersfjordbotn
Descrizione:
Arrivando in auto da Tromso, si vede distintamente la punta del monte Buren. Dopo aver parcheggiato a Ersfjordbotn o lungo la strada, iniziare la salita che porta a un pianoro. Da qui risalire un primo ripido pendio, fare un diagonale alla propria destra e quindi un lungo traverso porta in vetta. Da qui scendere per la massima pendenza, con vista sul fiordo, quindi piegare a sinistra, rientrare verso il pianoro e da qui al parcheggio.

Itinerario Hollendaren
Dislivello: 1029 metri
Accesso: da Tromso seguire la strada 862, al bivio per Senja proseguire per Ersfjordbotn e quindi a destra per Tromvik. Dopo circa 50 minuti di viaggio, si parcheggia a Vågbotn, nel punto culminante del fiordo, su un parcheggio sterrato in riva al mare. Arrivando in auto, dalla strada si vede distintamente la sagoma e la vetta dello Store Hollendaren.
Descrizione:
Dal parcheggio, attraversare la strada e prendere un sentiero che tra torbiera e vegetazione e attraversando un torrente porta ad una bastionata rocciosa, che tra lingue di neve ed evidenti passaggi, permette di prendere quota velocemente. Nel primo tratto abbastanza ripido si può continuare a salire anche a piedi. Successivamente, calzati sci o splitboard, con alcune ripide inversioni si arriva ad un primo tratto pianeggiante, quindi un lungo traverso, da fare con neve assestata, porta ad un pianoro superiore. Siamo su ghiacciaio (in Norvegia i ghiacciai possono partire dai 500 metri di quota), quindi sempre con un po’ di precauzione, proseguire verso la cima dell’Hollendaren. Lasciare gli attrezzi alla base rocciosa della vetta e con una breve arrampicata arrivare in vetta da cui si ha un ampio panorama su Ersfjord, su Tromvika e il Mare del Nord.
In discesa seguire l’itinerario di salita, ma prima della bastionata rocciosa, fare un lungo diagonale a destra, quindi scendere con evidenti passaggi fin dove la neve lo consente al limite della torbiera e rientrare al parcheggio.

Informazioni
Ski & Snowboard Workshop
www.tromsooutdoor.no
post@tromsooutdoor.no
tel. +4797575875

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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