Nella sprint di Oberhof successi del norvegese Valnes e della svedese Svahn

Di GIANCARLO COSTA ,

Federico Pellegrino (foto Fisi)
Federico Pellegrino (foto Fisi)

Non vanno oltre i quarti di finale Federico Pellegrino 22° e Simone Mocellini 28° nella sprint di Oberhof, che ha aperto la tre giorni di Coppa del mondo sulla pista tedesca. I due specialisti azzurri sono rimasti esclusi da semifinali e finale, alla fine delle quali il successo è andato al norvegese Erik Valnes che ha messo in fila i connazionali Ansgar Evensen, Even Northug e Harald Amundsen. Fuori dalla finale i due favoriti, il norvegese Klaebo e il francese Chavanat. Non avevano superato le qualificazioni Elia Barp 32°, Michael Hellweger 43°, Alessandro Chiocchetti 52° e Davide Graz 55°. In classifica generale Amundsen comanda con 1302 punti davanti agli altri norvegesi Erik Valnes con 1011 e Paal Gilberg con 957, Pellegrino è 25simo con 375 e decimo in quella sprint.

Nella gara femminile tripletta svedese con Linn Svahn davanti a Fride Karlsson e Jonna Sundling, fuori dal podio la norvegese Kristine Skistad, la tedesca Laura Gimmler e la svedese Emma Ribom. Nei quarti di finale eliminate le azzurre Nicole Monsorno (ventiseiesima) e Caterina Ganz (trentesima), non si è qualificata Federica Cassol (32sima). In graduatoria generale l’americana Jessie Diggins sale a 1474 punti davanti a Svahn con 1206 e Rosie Brennan con 1119. Sabato 20 gennaio il programma propone le 20 km mass start in tecnica classica.

Fonte Fisi

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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