Vertical Madonna di Campiglio: vittoria dello svizzero Marti, Robert Antonioli conquista la Coppa del mondo di scialpinismo

Di GIANCARLO COSTA ,

Robert Antonioli e Michele Boscacci Vertical Madonna di Campiglio (foto ismf) (1)
Robert Antonioli e Michele Boscacci Vertical Madonna di Campiglio (foto ismf) (1)

Giornata trionfale per l’Italia dello scialpinismo. Il 28enne valtellinese di Valfurva Robert Antonioli, grazie al secondo posto ottenuto nella Vertical race di Madonna di Campiglio, si aggiudica aritmeticamente la Coppa del Mondo 2019 di skialp, con una gara di anticipo. Per il portacolori del Centro sportivo Esercito si tratta della seconda sfera di cristallo dopo quella ottenuta nel 2017, che si aggiunge alle 11 medaglie centrate complessivamente ai campionati mondiali. In campo femminile affermazione della francese Axelle Mollaret Gachet, quindi fra gli under 23 oro di giornata per il trentino Davide Magnini e per la valtellinese Giulia Murada, infine fra gli junior trionfa il valdostano Sebastien Guichardaz e la solita russa Ekaterina Osichkina.

Una sfida combattuta quella che si è disputata con partenza da Madonna di Campiglio e arrivo sul Monte Spinale, dopo aver affrontato un percorso di 3500 metri di sviluppo e 650 metri di dislivello. Sotto una fitta nevicata e anche un fastidioso vento nell’ultimo tratto il primo a tagliare il traguardo è stato lo svizzero Werner Marti, che è riuscito a staccare gli avversari a 200 metri dalla fine imprimendo un ritmo insostenibile per gli avversari. Il suo tempo finale è di 24’31”, quindi dopo 13 secondi è giunto Robert Antonioli, capace di allungare sugli altri azzurri, centrando così l’obiettivo di giornata e soprattutto stagionale. Ancora Italia e ancora Centro sportivo Esercito sul terzo gradino del podio, grazie al 29enne di Albosaggia Michele Boscacci (vincitore della Coppa del Mondo 2018), arrivato sul traguardo dopo 6 secondi dal compagno di nazionale. Decisamente positiva anche la prova del 25enne trentino di Molveno Federico Nicolini, che si è reso autore di una prestazione tutta all’attacco su un tracciato che conosce alla perfezione, piazzandosi quarto e accusando un ritardo di soli 27 secondi dal vincitore. Il portacolori del Brenta Team ha avuto un ruolo strategico anche nella lotta per il successo finale del compagno Antonioli, visto che è riuscito a precedere il rivale tedesco Anton Palzer di soli 5 secondi. Sesto il vermigliano Davide Magnini, a 40 secondi dal vincitore ma primo under 23, che ha preceduto l’altoatesino Alex Oberbacher.
Nella classifica under 23 maschile, come anticipato, vittoria per il trentino del Centro Sportivo Esercito Davide Magnini, cha ha preceduto di 20 secondi il leader della generale Thibault Anselmet, quindi terzo l’altro francese Samuel Equy. E Magnini centra anche la coppetta di specialità espoir.

Particolarmente combattuta anche la sfida assoluta femminile, al termine della quale l’ha spuntata la favorita francese Axelle Mollaret Gachet, capace di precedere di ben 51 secondi la svizzera Victoria Kreuzer, mentre in terza posizione ha terminato la veneta Alba De Silvestro, staccata di 1 minuto e 43 secondi, quindi la slovacca Marianna Jagercikova e sesta la valtellinese di Albosaggia Giulia Murada. E la giovane portacolori del Centro sportivo Esercito è risultata anche la migliore under 23, di 18 secondi più rapida rispetto alla svizzera Arina Riatsch, che a sua volta ha preceduto la compagna Alessandra Schmid.
Affermazione italiana anche fra gli junior, grazie al valdostano Sebastien Guichardaz, che ha attaccato sin da subito riuscendo a staccare gli avversari e a chiudere il percorso con il tempo di 26’23”, di dieci secondi migliore rispetto a quello del secondo classificato, lo svizzero Aurelien Gay, mentre terzo è giunto l’austriaco Paul Verbnjak a 13 secondi. Quarto poi il gemello Fabien Guichardaz e quinto il valtellinese Daniele Corazza.
In campo femminile ennesima affermazione stagionale per la russa Ekaterina Osichkina, che ha inflitto un distacco di quasi 2 minuti alla svizzera Emilie Farquet, quindi terza la francese Malaurie Mattana, seguita dalle due azzurre Samantha Bertolina e Valeria Pasquazzo.

LA COPPETTA VERTICAL A MARTI E KREUZER

Al termine della sfida sul Monte Spinale è stata decretata anche la classifica finale della Vertical Race. Nell’assoluta si è imposto Werner Marti con 300 punti, seguito da Anton Palzer con 235 e da Robert Antonioli con 185. Fra le ladies prima Victoria Kreuzer con 280 punti, seguita dalla spagnola Nahia Quincoces Altuna con 191 e dalla francese Axelle Gachet Mollater con 180. Passando agli espoir trionfa l’italiano Davide Magnini con 250 punti, davanti al tedesco Maximilien Drion Du Chapois con 220 e al francese Samuel Equy con 200. Successo azzurro anche in campo femminile con Giulia Murada con 300 punti contro i 190 della svizzera Alessandra Schmid e i 145 dell’altra azzurra Ilaria Veronese. Infine fra gli junior vittoria di specialità per Sebastien Guichardaz con 280 punti, seguito dallo svizzero Aurelien Gay con 260 e dal compagno di squadra Florian Ulrich con 146. Fra le pari età trionfa Ekaterina Osichkina con 300 punti, seguita da Emilie Farquet con 210 e da Malaurie Mattana con 180.
Ecco le impressioni dei protagonisti al termine della vertical race, caratterizzata da una fitta nevicata:

Werner Marti (vincitore): “E’ stata una gara molto dura, sono soddisfatto perché l’ho interpretata al meglio. Fino a 200 metri dal traguardo eravamo tutti assieme e poi ho deciso di forzare e mi è andata bene. Sono felicissimo anche per la vittoria nella Coppa di specialità”.
Robert Antonioli (secondo classificato): “Con questo secondo posto vinco la Coppa del Mondo, anche se mi sarebbe piaciuto arrivare davanti a tutti sullo Spinale, ma lo svizzero corre molto di più ed io ero senza fiato. Avevo tanta voglia di rivincita dopo la beffa al fotofinish nella sprint”.
Michele Boscacci (terzo classificato): “Un terzo posto oggi è un buon risultato, alle spalle del mio amico Robert. Sono felice per lui e come squadra abbiamo tenuto lontano Palzer”.
Federico Nicolini (quarto classificato): “Mi sono preparato appositamente per questo vertical. Il quarto posto è un ottimo risultato, anche se confesso che mi sarebbe piaciuto arrivare sul podio. Sono partito bene, perché non sono rimasto intruppato ed ero col gruppo di testa. Poi man mano che andavamo avanti le gambe giravano bene e nell’ultimo tratto ho smesso di pensare ed ho solo spinto, sono riuscito a passare Davide Magnini e Palzer e arrivare ai piedi del podio”.
Davide Magnini (primo under 23): “Ero nelle prime posizioni per tutta la gara, nel tratto finale è cambiata la neve ed ho dovuto spingere di più, forse per colpa delle pelli. Eravamo tutti li vicini, ma è stato un attimo perdere quei 10 secondi. Ho comunque vinto la categoria espoir. Soddisfazione a metà”.

Fonte pegasomedia

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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