Vertical di Morgins: vincono Remi Bonnet e Axelle Gachet Mollaret, terza Giulia Murada

Di GIANCARLO COSTA ,

Remi Bonnet vincitore del Vertical di Morgins (foto ISMF)
Remi Bonnet vincitore del Vertical di Morgins (foto ISMF)

Giulia Murada ha conquistato il terzo posto nella vertical femminile di Coppa del mondo, in programma nella località elvetica di Morgins. La 25enne di Alboasaggia, nuovamente sul podio, dopo essere arrivata seconda alle spalle di Harrop nella sprint inaugurale, è arrivata ad appena 26″ di distacco dalla prima classificata, la francese Axelle Gachet Mollaret, prima col tempo di 23’24”. Secondo posto per l’austriaca Sara Dreier, a 14″ dalla vincitrice. Per Murada si è trattato del quarto podio stagionale, dopo il già citato secondo posto nella sprint elvetica, che ha fatto seguito al terzo posto nella sprint di Val Thorens, e del secondo posto nell’individuale di Ponte di Legno. Tra le prime dieci anche Alba De Silvestro, settima, seguita da Giulia Compagnoni 14esima, Lisa Moreschini 16esima, Ilaria Veronese 18esima e Katia Mascherona 21esima.

Svizzera al comando della gara maschile, grazie al successo di Remi Bonnet in 18’27”, sul belga Maximilien Drion Du Chpois, con il podio completati dall’altro elvetico Werner Marti. Fuori dalla top ten gli azzurri: Alex Oberbacher è arrivato 12°, Robert Antonioli 15°, Davide Magnini 18°, Matteo Sostizzo 20°, Nicolò Canclini21°, Michele Boscacci 22°, seguiti da Federico Nicolini 27° e Sebastien Guichardaz 29°.

Fonte Fisi

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

Commenta l'articolo su Twitter...

Può interessarti