Tre Rifugi: 59 anni di storia dello scialpinismo incoronano Reichegger-Trento e Pedranzini-Martinelli Campioni Italiani Top Class

Di GIANCARLO COSTA ,

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Roccaforte Mondovì (CN) - Sono 59 gli anni di questa storica gara, quasi unica per la continuità nel panorama delle gare di scialpinismo, che oggi sono in gran voga, ma allora erano quasi delle prove di sopravvivenza, testimoni dell’epopea della “dura lotta con l’alpe”. Si correva con gli sci da fondo e si scendeva con la tecnica della raspa, ancora spettacolare ed affascinante anche nei tempi in cui gli sci larghi la fanno da padroni, anche grazie alla leggerezza e alla funzionalità di sci, attacchi e scarponi. Nella Tre Rifugi convivono le due tecniche, su due tracciati diversi, con robusto supporto di sci larghi nella Tecnica Libera, sulla carta riservata a sci da fondo e da un paio d’anni aperta a sci corti e snowboard.

L’edizione 2011 assegna i titoli italiani nella Tecnica Classica, nel formato Top Class, in pratica lunga distanza. E tale è stato il percorso di questa gara, 2250 metri di dislivello per 17,6 km di sviluppo. Le nevicate della scorsa settimana hanno cambiato la parte tecnica del tracciato: dopo la partenza in Valle Pesio, dalla pista di fondo di villaggio Ardua, un paio di chilometri oltre la Certosa di Pesio, non più i canali del Marguareis, bensì la cresta Serpentera, area, tecnica e spettacolare, che si ricongiunge con il percorso della Tecnica Libera che sale dal Rifugio Garelli, sulla Cima Sestrera. Da questo punto i percorsi si ricongiungono nella successiva salita a Colla Rossa e nella terza finale a Cima Durand. Da questo punto in poi solo discesa fino all’arrivo presso l’intermedio della seggiovia che sale da Rastello, visto che ci troviamo nel comprensorio del Mondolè Ski. Un bel viaggio sul montagne del Monregalese, dalla valle Pesio alla Valle Ellero, onorata dalla partecipazioni di 250 scialpinisti provenienti da tutta Italia.

E onore al merito di Denis Trento e Manfred Reichegger, che agili sulla cresta e scorrevoli nella seconda parte del percorso, hanno chiuso la gara in 2h20’’10” e si sono infilati sul colle le medaglie di Campioni Italiani Top Class. Grande prova di Daniele Pedrini e di Michele Boscacci, sul secondo gradino del podio in 2h24’56”, un podio chiuso dal terzo posto di Matteo Pedergnana e Valerio Pozzi in 2h26’38”. A circa 3 minuti Graziano Boscacci (il papà di Michele) e Paolo Moriondo arrivano quarti, mentre i fratelli Fulvio e Alberto Fazio, che corrono vicino alle montagne di casa, ottengono un buon quinto posto in 2h31’43”. Franco Collè-Matteo Stacchetti sesti in 2h35’16” vincono la volata con Filippo Barazzuol-Andrea Basolo settimi in 2h35’22”, Dario Dealberto-Fabio Iacchini ottavi in 2h38’54”, Mario Strambini-Fabrizio Franzini noni in 2h46’29” e Luigi Cocito-Matteo Giglio decimi in 2h48’50”. Nella classifica Master vittoria per Camillo Campestrini-Carlo Filisetti in 2h46’05, che prevalgono di un soffio su Marco Tosi-Martino Cattaneo secondi in 2h46’45 e terzi Paolo Leonardi-Rino Pedergnana in 3h06’41”.

Grandi protagoniste anche nella gara femminile, con la coppia più vittoriosa dello scialpinismo italiano che s’aggiudica un altro titolo. Le “bormine” Roberta Pedranzini-Francesca Martinelli fanno loro la contesa tricolore in 2h49’47” sulle valdostane Gloriana Pellissier-Corinne Clos seconde in 2h59’48”, terze Katia Tomatis-Alessandra Gianatti in 3h23’53”. Ai piedi del podio Ilaria Iemmi-Claudia Comello quarte in 3h57’33 e quinte Enrica Dematteis-Paola Martinale in 4h07’38”.

La Tecnica Libera è partita alle 7,15, un quarto d’ora dopo la Tecnica Classica. A proposito, la levataccia per la partenza anticipata di un’ora e il cambio dell’ora, che hanno fatto mugugnare i più, è stata una scelta azzeccata da parte del comitato organizzatore dello Sci Club Tre Rifugi, perché il meteo ha tenuto il cielo sgombro dalle nuvolo fino all’una, quando più o meno tutti erano arrivati al traguardo. Partenza con passo pattinato dei fondisti, alcuni, come il vincitore Giovanni Gerbotto, senza le pelli per i primi 3 chilometri sulla pista di fondo. Per lui ennesima vittoria nella gara di casa, visto che vive a pochi chilometri della partenza, in una stagione da incorniciare, che l’ha visto protagonista ai Campionati Mondiali Master di sci di fondo in Canada con una medaglia d’oro e 3 d’argento. Suo compagno di giornata Maurizio Enrici, con gli sci larghi, giovane promessa ormai affermato dello scialpinismo piemontese, 2h43’37” il loro tempo. Li seguono sul podio Massimo Beccotto-Tommaso Vigna in 3h05’25”, mentre il terzo gradino del podio è occupato da una coppia storica della Tecnica Libera piemontese, Fausto Stralla-Dario Viale in 3h07’45”. Quarti Armandino Faggio-Pierangelo Barale in 3h09’06” e quinti gli snowboarder Giancarlo Costa-Marco Galliano in 3h15’51”.

Nel futuro si prospettano novità per la 60a edizione, vista la presenza di Andrè Dugit in rappresentanza della ISMF, per una probabile candidatura a gara internazionale di Coppa del Mondo. La Tre Rifugi quindi si proietta verso un futuro “mondiale”, dopo l’organizzazione dei Campionati Mondiali 2006, sperando che non si sacrifichi la Tecnica Libera, comunque patrimonio “storico” dello scialpinismo italiano.

In allegato le classifiche complete, a breve online il racconto fotografico della Tre Rifugi.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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