Si è concluso il Burton Mountain Mash, i risultati dello Slopestyle e del Banked Slalom

Di GIANCARLO COSTA ,

Burton Mountain Mash slopestyle (foto Bragotto)
Burton Mountain Mash slopestyle (foto Bragotto)

A qualche giorno dalla chiusura del Burton Village, è giunto il momento di tirare le somme e sono i numeri, per primi, a confermare il grande successo del Mountain Mash che tutti - organizzatori, atleti e pubblico - hanno immaginato nei quattro giorni passati sulle nevi di Madonna di Campiglio.

"Lo scorso anno siamo usciti dal periodo della pandemia con fatica ma con risultati sorprendenti che dimostravano quanta voglia di snowboard ci fosse ancora sulle montagne italiane", è l'opinione di Pietro Colturi, Ceo di B-Factory e Country Manager di Burton Italia. "L'edizione 2023 del Burton Mountain Mash ha ulteriormente dimostrato come il movimento sia sempre in crescita, vendendo impennarsi i record di partecipazione al nostro evento: 200 iscritti al Banked Slalom rispetto ai 170 dello scorso anno, 1290 materiali - tra tavole Burton e caschi e maschere Anon - provati dal pubblico nei quattro giorni di attività del Test Ride al Village, 70 ragazze iscritte al Women Camp, 40 atleti professionisti presenti allo Slopestyle Contest e un numero di primi ingressi e di passaggi sulla telecabina del Grostè che è stato superiore del 20% rispetto alla passata edizione. Anche per questo, ci tengo a ringraziare tutti quelli che hanno collaborato alla realizzazione di questo sogno, a cominciare dai volontari".

Campiglio è stata letteralmente invasa dagli snowboarder che hanno monopolizzato la vita del paese per quattro giorni portando il lifestyle della tavola anche fuori dalle piste. "Fa sempre piacere avere la conferma di quale impatto lo snowboard abbia sulla quotidianità di Campiglio e in particolare sull'attività degli impianti", ha raccontato Bruno Felicetti, general manager di Funivie Madonna di Campiglio al termine del Burton Mountain Mash. "In questi giorni a Campiglio ha vinto lo sport. Tutta la zona del Grostè e in particolare l'Ursus Snowpark dove si sono svolte le gare sono particolarmente apprezzate sia dai professionisti che vengono qui ad allenarsi che dai semplici snowboarder della domenica che sanno di poter trovare le strutture migliori, anche per chi è alle prime armi. Ci inorgoglisce sapere che siamo un punto di riferimento per tutti gli appassionati dello snowboard e che Burton continua ad apprezzare il nostro comprensorio".

Va da sè che il momento più atteso sia stato quello della gara di Slopestyle per professionisti, un contest internazionale classificato WSPL, che è stato vinto da due atleti cechi - il 2004 Jakub Hrones e la 2007 Vanessa Volopichova - e ha visto gli atleti del Team Burton ben figurare, a partire dal local hero Alberto Maffei (classe 1995, già olimpionico a Pyeongchang 2018) che ha terminato al secondo posto bissando il risultato della scorsa edizione. Il veneto Nicola Liviero è finito al terzo posto assoluto mentre il fassano Emil Zulian non è riuscito nell'impresa di confermare il podio guadagnato lo scorso anno. Ottima è stata la prestazione degli "stranieri" del Team Burton, a partire dal norvegese Oyvind Kirkhus che ha concluso la finale come quinto assoluto del ranking mentre il giovanissimo ucraino Dmytro "Dima" Luchkin, classe 2009, ha dimostrato tutto il suo grande potenziale terminando in undicesima posizione. La valdostana di Courmayeur Lisa Francesia - Boirai, atleta Burton del 2008, ha invece confermato quanto di buono si dice di lei salendo fino al terzo posto della classifica assoluta femminile e lasciando intravedere un futuro radioso per tutto lo snowboard italiano.

Il Banked Slalom, organizzato in memoria di Jake Burton, ha un valore intrinseco assoluto proprio perchè incarna lo spirito di condivisione del Burton Mountain Mash che vede i professionisti partecipare insieme ai semplici appassionati: sul percorso creato ad hoc dalla crew dell'Ursus Snowpark appositamente per questa edizione, tra i 170 iscritti c'erano molti atleti che avevano gareggiato il giorno prima nello slopestyle contest, altri che appartengono al mondo del boardercross e alle altre specialità "curvaiole" della tavola ma anche normalissimi fan della tavola, dagli 8 ai 60 anni. La gara che si è conclusa con la finale di domenica è stata vinta dal vicecampione del mondo Junior di BoarderCroass Niccolò Colturi (1'02"22), figlio di Pietro, organizzatore e Country Manager Italia di Burton, già Campione del Mondo di Snowboard nel 1990, che a sua volta ha partecipato finendo al quarto posto assoluto, primo nella sua categoria Over 50. Secondo gradino del podio per il valdostano Leo Framarin, a 11 centesimi dal vincitore, e terzo per il piemontese Davide Boggio. La classifica Overall Women ha visto invece la vittoria di Fanny Piantanida Chiesa (1'06"46), seguita dalla superstar Michela Moioli e dalla local Olga Martinelli. Podio internazionale nella categoria Parasnowboard dove l'australiano Ben Tudhope (1'05"00) ha suoperato l'americano Evan Strong e l'azzurro Riccardo Cardani. Michela Moioli, medaglia d'oro olimpica e vincitrice per tre volte della Coppa del Mondo di snowboardcross, al termine dell'evento ha così commentato: "Voglio fare i complimenti all'organizzazione, anche per essere riuscita a mettere insieme una gara molto divertente e allo stesso tempo, molto tecnica".

Fonte organizzazione

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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