La scialpinistica Monte Canin ad Alessandro Follador e Friedl Mair. Gara femminile per Barbara Gruber e Jiudith Grassi.

Di GIANCARLO COSTA ,

Lo spettacolare passaggio del “forato”
Lo spettacolare passaggio del “forato”

A Sella Nevea, tra le nevi al confine di Italia e Slovenia, si è disputata la cinquantaseiesima edizione della scialpinistica Monte Canin organizzata dal Gruppo Sportivo Alpini di Udine. Il tracciato di gara aveva un dislivello positivo di duemila metri con quattro salite da affrontare, cinque se si conta la breve ultima salita per guadagnare la discesa finale dopo il Rifugio Gilberti. Le condizioni del manto nevoso in quota erano perfette, neve abbondante e ben assestata, ma in zona partenza di neve solo qualche chiazza e così gli atleti sono dovuti partire con gli sci nello zaino per i primi minuti di gara.

La squadra formata da Alessandro Follador e da Friedl Mair è partita subito all’attacco. Il duo che si è fatto carico di tenere alto il ritmo era guardato a vista da Filippo Beccari e dallo sloveno Neyk Kuhar, qualche decina di metri alle loro spalle Ivo Zulian e Daniele Cappeletti. Mario Scanu, in coppia con Ivan Sommacal, su queste nevi ha già vinto cinque volte e transita al cambio della prima salita (Sella Prevala) in quarta posizione. Al primo passaggio al Rifugio Gilberti in mezzo a due ali di folla gli atleti passano senza che le posizioni siano stravolte. Al termine della seconda salita, Sella Bila Pec, i due battistrada hanno circa un minuto e mezzo di vantaggio dalla coppia italo-slovena. In terza posizione Ivo Zulian e Daniele Cappeletti.

Nella gara femminile le austriache, Barbara Gruber e Jiudith Grassi, mantengono per tutta la durata della gara la prima posizione, alle loro spalle Monica Sartogo (Us Aldo Moro) e Cecilia De Filippo (Dolomiti ski-alp). In terza posizione Francesca Lavezzari e Nadia De Francesch (Dolomiti ski-alp).

Al passaggio spettacolare del “forato”, un buco vero e proprio che permette agli atleti di passare verso la Slovenia, Follador e Mair hanno ormai un margine rassicurante. Anche la seconda posizione sembra consolidata da Beccari e Kuhar. I giochi sono molto più aperti per la conquista della terza piazza, a giocarsela i bellunesi Scanu-Sommacal e i ragazzi della Val di Fassa.

Nella successiva salita le cose non cambiano, ma al passaggio finale del Rifugio Gilberti, Ivo Zulian per una rottura è costretto a cambiare uno sci. Scanu e Sommacal durante l’ultima discesa recuperano tutto lo svantaggio, ma sono i portacolori del Bogn da nia a tagliare il traguardo in terza posizione. Purtroppo il terzo gradino del podio per Zulian e Cappeletti è virtuale perché i giudici rifilano un minuto di penalità proprio per il cambio non consentito dello sci rotto.

La classifica dopo il ricorso, vinto dai bellunesi, vede la vittoria con il tempo di 2.04.46 per la coppia Follador/Mair, in seconda posizione sono confermati Beccari e lo sloveno Kuhar, mentre sul terzo gradino del podio salgono Mario Scanu e Ivan Sommacal. Ivo Zulian e Daniele Cappeletti sono quarti con 2.13.52.

In campo femminile le austriache vincono con il tempo di 2.58.00, mentre chiudono al secondo posto Cecilia De Filippo e Monica Sartogo. Completano il podio Francesca Lavezzari e Nadia De Francesch con il tempo di 3.47.21.

Nella classifica della gara individuale, disputata su un percorso ridotto, vittoria per il master Hochonluarter Siegfried (1.11.28) e per Elena Turchetto (1.43.33).

Fonte press.areaphoto.it

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

Può interessarti