In Patagonia valanghe tragiche: perdono la vita la snowboarder Liz Daley ed gli sciatori JP Auclair e Andreas Fransson

Di GIANCARLO COSTA ,

Andreas Fransson (foto Patrik Lindqvist)
Andreas Fransson (foto Patrik Lindqvist)

Valanghe sulle Ande Argentine con risultati tragici questa settimana per la comunità internazionale del freeride, in cui perdono la vita la snowboarder americana Liz Daley e gli sciatori Jean Philippe Auclair canadese e Andreas Fransson svedese.

Per la snowboarder americana Liz Daley, guida alpina e specialista con la split-board, fatale una valanga sulla Vespignani Hill, in prossimità del Lago del Desierto, nella zona di Santa Cruz - El Chalten.

Stessa tragica fine per due specialisti del freeride e dell'estremo con gli sci, il canadese Jean Philippe Auclair e lo svedese Andreas Fransson. Si trovavano sul monte San Lorenzo, in Patagonia, per realizzare con fotografi e videomaker rimasti illesi, un film sul freeride, quando la valanga, scesa nelle vicinanze della cima del versante sud, quello cileno, li avrebbe trascinati per circa 600 metri sul versante nord, quello argentino. Questo ha complicato le opere di soccorso, dei due purtroppo deceduti.

Il canadese Jean Philippe Auclair, è stato in lizza per il titolo di Adventurer of the Year del National Geographic (vinto da Lian Jornet Burgada) che lo ha definito una leggenda dello sci estremo.Lo svedese Andreas Fransson nel 2011 aveva compiuto la prima discesa della parete sud del McKinley in Alaska.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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