Inversione vincente alla Tre Rifugi

Di GIANCARLO COSTA ,

La cresta Serpentera (foto Selvatico)
La cresta Serpentera (foto Selvatico)

Di Andrea De Alessandri.

Azzeccata scelta degli organizzatori alla gara cuneese di campionato italiano a squadre: si scia sabato anziché domenica a causa dell’arrivo di una forte perturbazione, riservando la giornata di domenica alla prova di vertical.

Il sabato ha regalato infatti le migliori condizioni per lo svolgimento della manifestazione: giornata soleggiata e fredda, neve abbondante e polverosa. Da parte loro gli organizzatori hanno curato il tracciato semplicemente nel miglior modo possibile.

La partenza poco oltre la Certosa di Pesio a quota 900 ha visto le coppie sgranarsi sulla pista di fondo prima di inoltrarsi in un lungo tratto nel bosco fino a circa 1700 m circa ed uscire su un bel dosso che conduce alla cresta Serpentera, probabilmente il tratto più scenografico dell’intero tracciato. La lunga cresta quasi completamente innevata ed attrezzata con corde fisse ed alcune scalette metalliche conduce all’omonima cima, a quota 2300 metri e tetto della gara. La giornata particolarmente tersa ha consentito una splendida visuale dall’Appennino Ligure su tutto l’arco alpino occidentale fino al Monte Rosa. Da sottolineare la perfetta messa in sicurezza di questo tratto tecnico di percorso, al termine di una salita di ben 1400 metri.

La successiva discesa verso il Ponte Chiappa si effettua su un manto di neve polveroso, veloce e divertente. Una curiosità. Lo stretto ponte che porta all’inizio della seconda salita è stato fornito di sponde di neve, ad evitare indesiderate cadute nel rio sottostante.

Si parte per il Monte Grosso, salita di 400 metri graduale e con buon sviluppo. La seconda discese di circa 300 metri è in condizioni tali da far rimpiangere di non essere più lunga, tanto la neve è divertente.

Terza ed ultima salita a Cima Durand, a quota 2100, che porta il dislivello complessivo a 2270 metri su uno sviluppo di 24,4 km, numeri che lasciano intendere l’impegno che richiede questa classica giunta alla sua 61esima edizione.

La lunga discesa verso il traguardo di Rastello si svolge in gran parte in fuori pista anche se affianca gli impianti del Mondolè Ski, in carattere con l’aspetto scialpinistico della prova.

Vittoria per il duo Eydallin Matteo e Lenzi Damiano del Centro Sportivo Esercito in 2.24.57, seguiti da Boscacci Michele e Galizzi Davide in 2.26.19, terzi Baccari Filippo e Lanfranchi Pietro in 2.28.44.

Fra le donne conferma di Pellissier Gloriana con Nicolini Elena in 3.02.07, seconda l’atleta locale Katia Tomatis in coppia con l’emiliana Botti Giulia in 3.21.28 e terza piazza per Miravalle Raffaella e Cardone Debora in 3.29.26, compagne di team in estate con Valetudo Skyrunning Rosa.

La consolidata e perfetta macchina organizzativa dello Sci Club Tre Rifugi ha confermato una volta di più che questa gara, per bellezza e le caratteristiche del percorso, meriterebbe un palcoscenico internazionale.

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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