IDITAROD - NOME (ALASKA)

Di GIANCARLO COSTA ,

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“Capita, a volte, che il ritrovare se stessi nel wild alla fine di un viaggio sia solo l’inizio del lungo percorso che porta al cammino del lupo”.

(Il cammino del lupo – Roberto Ghidoni)

continua.. Questa è l’introduzione del libro scritto da un montanaro della Val Trompia, diventato leggenda nelle terre estreme dell’Alaska, perché vincitore per due volte dell’Iditarod a piedi, 1800 km nella tundra selvaggia dell’Alaska. L’Iditarod è la mitica corsa con i cani da slitta che si svolge in Alaska in questi giorni, nata per ricordare il salvataggio della popolazione del villaggio di Nome da un’epidemia di difterite, che la colpì nel gennaio del 1925. L’unico modo per salvare la popolazione era il vaccino, che vista l’impossibilità degli aerei di volare in quei giorni per il maltempo, fu portato da Anchorage a Nenana in treno, e da qui, con una ventina di staffette di slitte trainate dai cani, fino a Nome. I due cani capimuta delle ultime due staffette, Balto e Togo sono ricordati, il primo con una statua in Central Park a New York, il secondo come stemma del quartiere generale dell’Iditarod di Wasilla, in Alaska. Per ricordare l’impresa, nacque questa corsa estrema per le slitte trainate dai cani e negli ultimi anni si è aperta la corsa anche agli sci, alle mountain bike ed ai corridori a piedi. L’edizione 2008 della gara si sta disputando in questi giorni, con i primi concorrenti già al traguardo. Per saperne di più www.iditarod.com

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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