Pila Snowland, una stazione coi fiocchi

Di GIANCARLO COSTA ,

Il panorama dal Couis 1 Pila Snowland (47)
Il panorama dal Couis 1 Pila Snowland (47)

E’ stato un weekend dedicato alla presentazione della stazione sciistica di Pila quello appena trascorso. Non che dovessi conoscere il comprensorio, uno dei primi posti dove ho iniziato a praticare lo snowboard ormai 30 anni fa, o conoscere il Presidente della Pila s.p.a. Davide “Willy” Vuillermoz, o i responsabili dello snowpark AreaEffe Ivo Letey e Alessio Bazzana, perché questi erano tra i primi snowboarder che avevo conosciuto quando venivo fino ad Aosta, prendevo la telecabina per Pila per surfare fino alla chiusura degli impianti per poi, a volte, scendere fino ad Aosta con lo snowboard, discese diciamo “avventurose”, che a volte terminavano con un tratto a bordo strada con le lamine della tavola che facevano scintille! Altri tempi, forse altra neve, anche se all’inizio del 2015 si poteva fare la stessa cosa viste le abbondanti nevicate.
Pila mi ricorda anche una gara di Half Pipe del 1994, World Cp ISF, allora non c’erano ancora le squadre Nazionali Fis e gli Halp Pipe erano alti dai 2 ai 3 metri, spesso fatti a mano prima della gara e ci si girava andando a far le gare.
Due dei migliori freestyler valdostani di quegli anni sono diventati abili “shaper” degli snowpark, e qui a Pila con AreaEffe si capisce perché. Manovrano il gatto con maestria e creano strutture per run di Slopestyle adatte a tutte le capacità di snowboarder e sciatori che frequentano la conca di Pila.
Li ha incaricati il Presidente della Pila s.p.a., che ora è un manager, ma che è stato uno dei più grandi scivolatori valdostani. Sciatore della nazionale, uno dei pochi che conosco ad essere Istruttore Nazionale sia di sci che di snowboard, che capì in quei mitici anni ‘90 quanto fosse necessaria la contaminazione nel mondo dello snowboard tra chi faceva carving con le tavole da pista e chi faceva freestyle con gli scarponi soft.

Davide Vuillermoz racconta così la stazione di Pila al gruppo di giornalisti coinvolti da Agnese Facchini di Moon che ne cura la comunicazione: “Ci sono tanti motivi per venire a sciare e fare una vacanza a Pila, ma i tre principali sono: la cura delle piste che è fatta con neve programmata su tutti i 70 km del comprensorio e relativa battitura dei gatti delle nevi, la sicurezza del meteo visto che a Pila nevica e non tira mai vento, visto che la conca è protetta dalle montagne e la comodità di accesso alla stazione, visto che si può arrivare ad Aosta, parcheggiare e prendere la funivia che in 16 minuti porta ai 1800 metri di quota di partenza degli impianti, impianti che hanno il punto più alto ai 2750 metri del Couis 1. Ma Pila non vuol dire solo sci, c’è la possibilità di cenare nei ristoranti in quota con il servizio dei gatti delle nevi, c’è la possibilità di passeggiare con le racchette da neve. Per incentivare la pratica dello sci c’è la possibilità il lunedì mattina di usare gratuitamente il tappeto del campo scuola, così come di provare lo sci e lo snowboard con l’ausilio dei maestri. Crediamo in quest’iniziativa per avvicinare la gente alla pratica che questo sport, che è alla base della vita della stazione. Ma non di solo sci vive Pila.
C’è l’attività delle mountain bike durante l’estate, che utilizzano gli impianti per salire e scendere sui tracciati disegnati da Corrado Herin (il primo campione del mondo DH valdostano). Il prossimo anno svilupperemo il tracciato da cross-country e per il 2018 speriamo di organizzare un grande evento nazionale.”

Infine non si può non parlare del progetto di collegare Pila con Cogne attraverso la costruzione di una funivia, visto che l’antico progetto del trenino è ormai stato abbandonato.
Della scorsa settimana la notizia che il Consiglio regionale valdostano ha emesso un testo in cui impegna la giunta a presentare entro 90 giorni una relazione sulla situazione tecnico, economica e finanziaria di due proposte di collegamento intervallivo: quella tra il comprensorio di Cervinia e la Monterosaski e per l’appunto tra Pila e Cogne.
Un sistema di trasporto a metà tra la classica funivia e la telecabina, molto affidabile, meno soggetto al vento, con una portata importante. Si chiama 3S ed è quello individuato dalla società Pila spa per realizzare il collegamento con Cogne.
La partenza è prevista nei pressi della palestra comunale di Cogne, l'arrivo in corrispondenza della Platta di Grevon. Ovviamente l’impianto non si fermerebbe qui, ma proseguirebbe per poi scendere ancora fino al centro di Pila in prossimità dell'arrivo dell'attuale telecabina Aosta-Pila, realizzando così un collegamento tra la città di Aosta e Cogne senza usare l’auto, integrando due località turistiche, una dedita allo sci di fondo e l’altra allo sci di discesa e raddoppiando praticamente la ricettività alberghiera di questo nuovo comprensorio. Gli attuali impianti di Cogne verrebbero smantellati e l’area riconsegnata al Parco Nazionale del Gran Paradiso.

"Il comprensorio di Pila - ha aggiunto Davide Vuillermoz - è al massimo della capienza nei week-end, ma, purtroppo, soffre un po' dal lunedì al venerdì. È nostro compito cercare soluzioni a tale problema, sviluppare il turismo delle settimane bianche e per questo riteniamo che sarebbe una buona soluzione collegarsi con Cogne. È vero, si tratta di un investimento importante in termini di denaro, ma ricordiamoci che, secondo uno studio da noi commissionato, per ogni euro investito in impianti a fune dall'utente corrispondono dai 5 ai 7 euro investiti dallo stesso utente sul territorio in servizi (hotel, ristoranti, scuole sci). Se uno non investe, non solo sta fermo, ma torna indietro; quindi un investimento di questo tipo sarebbe un beneficio per tutte e due le comunità di Pila e Cogne.”

Questi i progetti futuri, l’attualità sono le imminenti vacanze natalizie, la neve fresca caduta nelle ultime ore per una stagione invernale che sembra nata sotto buoni auspici: Pila Snowland, una stazione coi fiocchi!

Per altre informazioni sulla stazione sciistica di Pila www.pila.it

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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