Alba De Silvestro e la nuova collezione Speedfit-Dynafit

Di GIANCARLO COSTA ,

DYNAFIT Alba De Silvestro
DYNAFIT Alba De Silvestro

Dynafit sta lanciando una collezione dedicata all’allenamento e in generale alla pratica dello scialpinismo in pista – qual è la tua prima opinione in merito?

Alba: Sicuramente DYNAFIT ha individuato con questa collezione uno dei nuovi trend dello scialpinismo, l’allenamento e in generale la pratica dello scialpinismo in pista è sempre più diffuso. Io stessa, durante le mie sessioni di training, mi trovo sempre più spesso a condividere la pista con altri appassionati. C’è chi come me si allena per migliorare la propria preparazione fisica in vista delle gare, chi è alla ricerca di una seduta di fitness a contatto con la natura (lo scialpinismo offre una sensazione di libertà che le sole ore di allenamento in palestra non possono garantire) e chi affronta l’uscita in pista come un momento di socialità. Alla luce di questa crescente passione sono sempre di più i comprensori che riservano dei percorsi allo scialpinismo, soprattutto la sera dopo la chiusura degli impianti, e i rifugi in vetta si organizzano per accogliere i vari gruppi di amici nel migliore dei modi: serate gastronomiche, animazione musicale o incontri dedicati alla montagna.
Lo scialpinismo in pista è inoltre una modalità perfetta per permettere ai principianti un primo approccio alla disciplina e per imparare la tecnica in sicurezza, ma è anche un’attività molto praticata dagli scialpinisti più esperti, sia per un allenamento veloce dopo il lavoro, sia per potersi dedicare alla propria passione anche all’inizio dell’inverno o in stagioni povere di neve.
Incentivare questa pratica, anche con una collezione ad hoc, è un ottimo modo per avvicinare sempre più persone allo scialpinismo.

Potresti descrivere cosa significa lo scialpinismo in pista per te, dal punto di vista professionale? (sia come allenamento, ma anche considerando il fatto che sempre più scialpinisti utilizzano le piste per la pratica della disciplina)

Alba: A livello di training la pista è per me un terreno di gioco molto utile per esercitarmi nei “veloci”, in generale lo scialpinismo in pista dà la possibilità di allenarsi o di uscire per una gita anche in condizioni di neve scarsa e in orari che non renderebbero possibile la pratica in fuori pista, come all’alba o dopo il tramonto.

Cosa ne pensi del futuro dello scialpinismo e delle possibilità di allenamento fuori/in pista?

Alba: Penso che permettere l’allenamento in pista sia un buona idea, anche perché consente di praticare la disciplina anche quando la neve stenta ad arrivare. Vedo molto probabile la possibilità che in un futuro, non troppo lontano, potremo usufruire di piste dedicate specificatamente agli scialpinisti. Già ora, in molte località sciistiche europee, esistono percorsi riservati ai margini delle piste e delle serate in cui le piste vengono destinate alla pratica della disciplina in totale sicurezza.

Puoi raccontarci qualche esperienza particolare – anche problematica – in merito a questo?

Alba: Le problematiche che si possono riscontrare praticando lo scialpinismo in pista sono, dal punto di vista legale, la possibilità di essere multati se si risale senza permesso e in località che non permettono questa pratica a bordo pista, sul piano della sicurezza personale, di incontrare i gatti delle nevi durante gli allenamenti notturni. In generale è molto importante garantire la visibilità dello scialpinista e nella nuova collezione Dynafit ci sono molti prodotti che aiutano in questo senso. Trovo geniale l’idea di arricchire lo zaino Speedfit 28 con un sistema di luci integrate, ma anche la realizzazione di capi d’abbigliamento dai colori sgargianti e con strisce di tessuto riflettente mi sembra particolarmente utile per garantire la sicurezza dello sportivo.

Quanto ti alleni di solito in pista (in termini di tempo e metri di altitudine) e quanto questo rende il tuo allenamento giornaliero perfetto?

Alba: Durante la stagione 2015-16 mi sono allenata per il 90% in pista e ho percorso circa 150.000 metri di dislivello. Nei primi due mesi della stagione in corso, da inizio novembre a fine dicembre 2016, il 98% dei miei allenamenti si è svolto in pista e ho percorso più o meno 70.000 metri di dislivello. Nonostante la scarsità di precipitazioni nevose, la possibilità di training in pista mi ha quindi permesso di non rimanere indietro sulla tabella di allenamento stagionale.

Articolo Publiredazionale

  • Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006. Collaboratore della rivista ALP dal 2007 al 2010. Collaboratore del sito www.snowboardplanet.it nel 2007. Facebook: Giancarlo Costa

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